In Quiete

In Quiete è un invito alla contemplazione della Natura. 

Questo progetto nasce dal desiderio di rendere un omaggio visivo al genere poetico giapponese Haiku.

Qui
Raggiungono il mio occhio
Solo cose fresche

Questo haiku del maestro giapponese Matsuo Batshô, diventa poesia-veicolo per interpretare le mie immagini in bianco e nero che sottendono l’idea di viaggio, di ricerca, di scoperta delle cose piccole, semplici, scarne.

Nelle poesie di Bashô l'intera natura è chiamata ad esprimersi: l’acqua, le rocce, i fiori, il sole, le nuvole e le stelle, gli animali, le piante, il mare e il vento e insieme a tutto ciò, il dolore e la gioia dell'uomo. Tutto è Kami, divinità, e al cospetto del divino il poeta si colloca, anima e corpo in un'unità inscindibile, nella condizione estatica della contemplazione.

Scriveva Roland Barthes ne L’Impero dei segni:

«Tutto il pensiero zen, di cui lo haiku non è che l’aspetto letterario, appare come una immensa pratica votata a sospendere il linguaggio, a rompere questa sorta di radiofonia interiore che risuona continuamente in noi, sin dentro il nostro sonno, una pratica votata insomma a svuotare, a sconcertare, a prosciugare il chiacchiericcio irrefrenabile dell’anima. È l’abolizione del pensiero alla seconda (…). La brevità dello haiku non è formale: lo haiku non è un pensiero ricco ridotto ad una forma breve, ma un evento breve che trova tutt’a un tratto la sua forma esatta. L’esattezza dello haiku ha evidentemente qualcosa di musicale: lo haiku ha la purezza, la sfericità e il vuoto stesso d’una nota musicale. Forse è per questo che si ripete due volte, come un’eco.»

L’installazione In Quiete è composta da 13 fotografie in bianco e nero, 50x70 cm stampate su carta cotone Hahnemühle con metodo fine art inkjet.

In Portfolios